I cosiddetti Fringe Benefit sono, nell’ambito welfare, un argomento che guadagna giorno dopo giorno sempre più rilevanza, giocando un ruolo chiave nell'attuale panorama lavorativo. Recentemente infatti, il codice normativo italiano ha mostrato notevole interesse verso i fringe benefit, subendo una serie di modificazioni allo scopo di definire e delineare la normativa fiscale in merito a questo tipo di retribuzione.
I fringe benefit rientrano nella sfera dei benefit aziendali e rappresentano una forma di retribuzione complementare. Si tratta dunque di retribuzione non monetaria che il datore di lavoro offre ai suoi dipendenti, caratterizzata dalla piena esenzione fiscale fino a determinate soglie. Questi benefit dunque non costituiscono parte del reddito da lavoro dipendente a patto che il loro valore complessivo non superi un certo limite, come previsto dalle normative fiscali.
I fringe benefit non sono dunque solo una componente aggiuntiva della retribuzione, ma svolgono un ruolo cruciale nel migliorare il benessere dei dipendenti. Offrendo infatti servizi e vantaggi che vanno oltre il tradizionale salario, questi benefit contribuiscono a creare un ambiente lavorativo più soddisfacente e a migliorare la qualità di vita del singolo lavoratore. La possibilità di accedere a tali benefit infatti, non solo aumenta il potere d'acquisto dei dipendenti, ma può anche ridurre lo stress finanziario e favorire un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e privata.
Per fare alcuni esempi, tra i Fringe Benefit più comuni rientrano i buoni carburante, i buoni spesa, i pacchetti viaggio e le polizze assicurative. Tra quelli più smart possiamo però anche trovare abbonamenti a servizi di streaming oppure supporto per la formazione continua. Inoltre, benefit a supporto della cura della persona possono includere abbonamenti in palestra o servizi di assistenza all'infanzia. La varietà dei fringe benefit consente alle aziende di personalizzare i pacchetti offerti in base alle esigenze dei propri dipendenti, ampliando non solo l'offerta di retribuzione aziendale ma rappresentando anche un grande valore aggiunto.
Le normative italiane hanno subito, negli ultimi anni, variazioni significative riguardanti i limiti di esenzione fiscale per i fringe benefit. Nel biennio 2020-2021 infatti, tali limiti sono stati temporaneamente incrementati a fronte della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19 per poi essere nuovamente modificati nel 2022, portando a uno scaglione di esenzione di 3.000 euro per alcune categorie di lavoratori. Tuttavia, nel 2023, tali limiti sono stati ridotti a 258,23 euro, fatta eccezione per i dipendenti con figli a carico.
I fringe benefit costituiscono una delle categorie dei flexible benefit. Tuttavia, mentre i fringe benefit sono un tipo specifico di retribuzione non monetaria esente da tassazione entro determinati limiti, i flexible benefit includono varie categorie di benefit, compresi i fringe benefit, anch'essi esenti da imposte e contributi ma con soglie di esenzione variabili.
L'utilizzo ottimale dei fringe benefit può essere agevolato attraverso l'impiego di piattaforme digitali specializzate. Queste piattaforme consentono alle aziende di erogare una serie di benefit e servizi in modo efficiente e conveniente, rispettando le normative fiscali e offrendo ai dipendenti una vasta gamma di opzioni tra cui scegliere.
Le aziende e le imprese che forniscono un’ampia varietà di benefit e vantaggi accessori risultano essere più attraenti nel modo del lavoro; la disponibilità di vantaggi non legati al denaro può infatti fare la differenza quando si tratta di scegliere il proprio futuro datore di lavoro. La capacità di un'azienda nel proporre un pacchetto di remunerazione completo, che comprenda sia benefici finanziari che benefici di altra natura, svolge dunque un ruolo fondamentale nell'attirare e trattenere persone talentuose che possano arricchire l’azienda stessa.
Il contributo dei fringe benefit alla soddisfazione lavorativa è fondamentale per il successo complessivo di un'azienda; questi vantaggi giocano infatti un ruolo significativo nell'aumentare il livello di contentezza tra i dipendenti. Quando i lavoratori percepiscono l'attenzione del datore di lavoro al loro benessere, si trovano maggiormente motivati, coinvolti e produttivi sul luogo di lavoro. Inoltre, un assortimento variegato di benefit può avere un impatto positivo sul clima e sulla cultura aziendale nonché sulla capacità di cooperazione e coworking.
Nonostante i benefici dei fringe benefit, la loro gestione può costituire, per le aziende, una sfida finanziaria e organizzativa. L'amministrazione e la gestione delle spese richiedono infatti una pianificazione accurata, rendendo necessario per le aziende bilanciare attentamente l'offerta di tali vantaggi con la sostenibilità finanziaria complessiva.
I recenti cambiamenti normativi relativi ai fringe benefit hanno influenzato notevolmente l'approccio delle aziende nella concessione di questi vantaggi ai propri dipendenti, continuando così a rappresentare un valore aggiunto per i lavoratori e un'opportunità per le aziende di fornire retribuzioni non monetarie in modo efficiente ed equo.
L'adozione di sistemi digitali specializzati, come ZWelfare di DoubleYou, offre alle aziende la flessibilità e gli strumenti necessari per implementare e gestire in modo efficace i programmi di fringe benefit, garantendo benefici tangibili sia per i dipendenti che per il datore di lavoro, andando ad automatizzare i processi di erogazione, monitoraggio e valutazione dei benefit, offrendo contemporaneamente ai dipendenti un'esperienza utente intuitiva e accessibile per massimizzare i vantaggi disponibili.
In conclusione, i fringe benefit rappresentano un’opportunità importante quando si parla di compensazione aziendale poiché rappresentano una forte attrattiva per coloro che cercano lavoro e influenzano positivamente il benessere dei dipendenti, aumentando complessivamente la soddisfazione lavorativa.
Per gestire in modo efficiente tali vantaggi, è di grande aiuto adottare una serie di strumenti e servizi pensati ad hoc allo scopo ultimo di massimizzare i benefici sia per i dipendenti che per le aziende.